Giro d’Italia 2022, fuga vincente per Koen Bouwman a Potenza! Battuti Mollema e Formolo, 4° Dumoulin

La settima tappa del Giro d’Italia 2022 è dei fuggitivi. Dopo una grande bagarre nelle fasi iniziali di corsa, è un gruppetto di dodici uomini a trovare l’azione giusta, con alla fine un quartetto a giocarsi la vittoria battagliando sull’ultimo GPM scattandosi in faccia sino all’ultimo chilometro. La vittoria viene però decisa in uno sprint che viene conquistato da Koen Bouwman (Jumbo-Visma) su Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Davide Formolo (UAE Team Emirates), sfruttando al meglio la presenza del compagno Tom Dumoulin, quarto con qualche secondo di ritardo dopo aver lanciato il compagno. Non cambia la classifica generale, con Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) che conserva la Maglia Rosa.

Come previsto, sin dal chilometro zero la corsa è un susseguirsi di scatti e controscatti. Primo a riuscire a guadagnare un piccolo margine è Thomas De Gendt (Lotto Soudal), che guadagna una ventina di secondi mentre alle sue spalle si susseguono altri scatti dei vari Dries De Bondt (Alpecin-FEnix), Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni), Davide Formolo (UAE Team Emirates), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Wout Poels (Bahrain-Victorious). L’azione del belga finisce così per esaurirsi dopo 20 chilometri, ma chiaramente il ritmo non cala, con numerosi corridori che decidono di (ri)provarci. Tra le formazioni più attive EF Education – Easypost, Quick-Step Alpha Vinyl, Alpecin – Fenix, Astana Qazaqstan, UAE Team Emirates e AG2R Citroën.

Primo a riuscire a guadagnare qualche metro di vantaggio è Alessandro De Marchi (Israel – PremierTech), ma anche questa azione ha vita breve. Il successivo tentativo è composto da Joseph Dombrowski (AST), Mikaël Chérel (ACT), Francesco Gavazzi (EOK), Sylvain Moniquet (LTS), James Knox (QST) e Tobias Bayer (AFC), che tuttavia non riescono ad allungare in maniera decisa. Ci riesce invece Wout Poels (Bahrain-Victorious), che finisce per scollinare in solitaria il GPM di Passo Colla, seguito da Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Anthony Perez (Cofidis). Questi due sono i primi a riuscire a riportarsi sulla testa della corsa, seguiti successivamente da Fabio Felline (Astana Qazaqstan) e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa).

Poco dopo riescono a rientrare anche altri corridori, ma la fuga di giornata non è ancora questa, malgrado siano passati già 50 chilometri di corsa. Nel momento in cui una caduta scuote il gruppo portando ai ritiri di Samuele Zoccarato (Bardiani CSF Faizanè) e Sergio Samitier (Movistar), davanti partono infatti Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) e Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), che non tardano a raggiungere i battistrada. Il gruppo tuttavia ovviamente non può lasciar andare questi uomini e va a riprendere tutti, mentre ripartono Formolo e Arcas. Dal gruppo invece decide di muoversi Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), al quale subito risponde Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), con Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) che segue il flusso.

Anche questa azione provoca la reazione più decisa del gruppo, che finisce per riprendere tutti, tranne Formolo, che stacca Arcas e affronta da solo le prime rampe del Monte Sirino. Primo a riportarsi su di lui è Davide Villella (Cofidis), con la coppia che riesce ad allungare ad una ventina di secondi di vantaggio. Dopo una nuova serie di scatti, sulla testa si portano anche Wout Poels (Bahrain-Victorious) e Koen Bouwman (Jumbo-Visma, mentre il gruppo si fa sempre più sottile, complice nuovi scatti, fra i quali quello di Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) e Diego Andrés Camargo (EF Education – Easypost), che a loro volta riescono a rientrare, formando un interessante gruppetto di sette uomini al comando. A quel punto in gruppo ci si rialza, con nessuno che sembra volersi assumere l’onere dell’inseguimento, consentendo ai fuggitivi di guadagnare rapidamente oltre due minuti di vantaggio.

Con orma il gruppo che li lascia andare, al GPM Koen Bouwman riesce ad anticipare Poels, andando a prendere ben 40 punti per la maglia azzurra; intanto il gruppo scollina con un ritardo di 5’24”,  gap che sale a 5’40” a 100 chilometri dalla conclusione, con Bouwman che va quindi in maglia rosa virtuale. Nei chilometri successivi la situazione si mantiene invariata, con Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) che fa un grandissimo lavoro in testa al gruppo per tenere sotto controllo il vantaggio dei battistrada, consentendo al compagno in testa di restare a ruota per la maggior parte del tempo.

Al traguardo volante di Viggiano, conquistato da Bouwman, il ritardo del gruppo scende nuovamente sotto i cinque minuti, mentre i fuggitivi cominciano l’impegnativa salita verso il Monte Scuro senza Villella, attardato da una caduta. Mentre il lombardo si riporta in testa alla corsa, Poels, invece, perde contatto dai compagni di fuga, pagando evidentemente le tante fatiche fatte nella prima parte di tappa. Per Villella la pace dura però poco in quanto è costretto a fermarsi di nuovo per risolvere tutta una serie di problemi meccanici alla bici di scorta con cui ha corso dopo la caduta. Il gruppo, nel frattempo, affronta la salita con calma, tanto che il ritardo torna a superare i 5’30”. Al GPM il gap tra le due fasi della corsa è invariato, ma questo ritardo cresce ancora, tanto che in testa al gruppo si mettono a tirare gli Ineos Grenadiers, cambiando nettamente ritmo. Nel frattempo sulla testa della corsa riesce a riportarsi Villella, mentre Poels ha oramai alzato bandiera bianca.

Si arriva così al quarto GPM di giornata con i sei attaccanti che hanno un vantaggio di 3’30” sul gruppo, che nel frattempo ha ripreso Poels. Quando la strada inizia a salire è Dumoulin a forzare il ritmo, con un paio di accelerazione che costringono prima Camargo, poi Villella, ad arrendersi. Il terzo scatto manda invece in difficoltà il suo compagno Bouwman, facendo così perdere il vantaggio numerico alla Jumbo-Visma. A quel punto ci provano sia Mollema, più di testa che di gambe, e Formolo, la cui staffilata fa male, costringendo Dumoulin ad un inseguimento molto più serrato. Il ricongiungimento avviene così in vista dell’ultimo chilometro della salita, con un rallentamento che consente anche a Bouwman di rientrare.

Nella discesa ci prova ancora Formolo, ma non riesce a fare la differenza. Vani anche i tentativi negli strappi successivi verso Potenza, che comunque riescono a far perdere terreno a Dumoulin. Il vincitore del 2017 riesce comunque a rientrare prima dei tre chilometri conclusivi, mettendosi subito al servizio del compagno, che ha lo spunto migliore. La situazione resta così invariata sino allo strappo conclusivo, con Bouwman che parte a 250 metri dalla conclusione, staccandosi nettamente tutti di ruota per conquistare la sua prima vittoria in un grande giro. Il gruppo arriva invece compatto, 2’59” più tardi, con una volata senza conseguenze.

Risultato Tappa 7 Giro d’Italia 2022

Classifica Generale Giro d’Italia 2022

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